venerdì 31 maggio 2019

Il ritorno di Don Zame.

Lo so a cosa state pensando.
Don Zame ha letto il mio post in cui parlavo di lui, si è riconosciuto, mi ha ricontattato, abbiamo litigato ed ora sperate in un nuovo post in cui vi racconti la nostra discussione.
Una discussione, magari, piena di offese, parolacce e schiaffoni.
Purtroppo non è così.
In realtà, la prima stesura del suddetto post – che ahimé, se volete capirci qualcosa e non l'avete ancora fatto, dovrete andare a leggere – includeva anche alcune delle battute che Don Zame e io ci eravamo scambiati.
Quel post, già così com'è pubblicato, in versione tagliata, è lunghissimo per gli standard del web!
Figuriamoci se avessi incluso anche quelle battute che, tra l'altro, minacciavano di farmi andare fuori tema.

In caso non l'abbiate capito, quindi,"il ritorno" è da intendersi come il suo ricomparire su OaM come personaggio e questo post non è altro che il resoconto e l'analisi della nostra discussione originale.

Ora, visto che sono oltremodo sicuro che nessuno di voi sia andato veramente a leggere il post a cui ho fatto prima riferimento, vi farò una sorta di introduzione iniziale.

Ci troviamo ad una grigliata nella campagna ravennate e il ragazzo della sorella della mia ex aveva appena citato questo Erich von Däniken.
Ci trovavamo qui da qualche parte (fonte: CesenaToday).
Ribadisco che scrivere ogni volta "il ragazzo della sorella della mia ex" appesantirebbe non poco la lettura e che quindi, per semplicità e senza nessun intento di offendere le sue radici, lo chiameremo Don Zame.
Vi ricordo, inoltre, che all'epoca non avevo alcuna idea di chi fosse questo truffatore seriale, ex carcerato, chiamato  Erich von Däniken.
Non sapevo nemmeno che fosse diventato schifosamente ricco scrivendo libri in cui sosteneva che il complesso di Pumapunku fosse stato costruito dagli alieni.

Per chi non lo sapesse, Pumapunku è un sito archeologico in cui ci stanno delle pietre.

E qui finisce la cornice introduttiva e ci lanciamo nella discussione.

Mi ricordo che espressi fin da subito il mio scetticismo, ma che Don Zame era convinto.
«Devi leggere le argomentazioni di von Däniken» disse «Cioè scrive delle cose che ti fa proprio pensare».
«Ad esempio?» chiesi.
Mi ci volle qualche minuto prima che riuscissi a capire che Don Zame, in realtà, non si ricordava un cazzo di quello che aveva letto in quel libro.
Praticamente i suoi ricordi si limitavano al fatto che aveva letto questo libro, che ci aveva creduto e poi qualcosa riferito al fatto che gli uomini di allora non avrebbe potuto costruire il complesso di Pumapunku.

Ciò, devo ammetterlo, non si allontana poi tanto dalla realtà del libro.

Poiché, allora, feci una ricerca, al volo sul cellulare, e scoprii che l'argomentazione di von Däniken era sostanzialmente questa: posto che è impossibile che gli umani abbiano costruito Pumapunku allora so' stati gli alieni.

Interessante... restava da capire perché, secondo questo truffatore seriale ed ex carcerato, gli umani non avrebbero mai e poi mai potuto costruire Pumapunku.

Nuova ricerca ed ecco quello che scoprii...

Erano due i punti in questione:
1) non avrebbero mai potuto spostare blocchi di pietra da 800 tonnellate senza motori;
2) non avrebbero mai potuto tagliare il granito.

In realtà, scoprii, quasi subito, che 800 tonnellate era un numero che von Däniken aveva sparato completamente a cazzo e che il dato reale era di 130 tonnellate.
Per Don Zame, comunque, tra 130 e 800 tonnellate non c'era quasi differenza, rimanevano comunque delle belle pietruzze!
Gli feci notare che gli Antichi Romani avevano spostato un obelisco di 350 tonnellate dall'Egitto a Roma.
Secondo lui, però, gli Antichi Romani erano sicuramente più avanzati tecnologicamente degli Inca, i quali non avrebbero mai potuto tagliare il granito...

Ed eccoci arrivati al punto!
Un elemento del complesso di Pumapunku.
Prima di proseguire, però, vi dico che nel caso in cui vi stiate chiedendo come avrebbero potuto fare gli Inca a tagliare il granito, la risposta è semplice: come gli Antichi Egizi.
Nel caso in cui, invece, vogliate sapere perché gli Inca non ne avrebbero comunque avuto il bisogno, vi basterà osservare le immagini di Pumapunku per rendervi conto che quello utilizzato non è affatto granito.
Insomma, il granito è forse la pietra più riconoscibile al mondo: è quella che, guarda un po', sembra composta da innumerevoli grani.

Non ci distraiamo e ritorniamo all'ultima affermazione di Don Zame.
Quella secondo la quale gli Antichi Romani fossero più avanzati tecnologicamente degli Inca.
Ne era veramente convinto?
O forse era la prima cosa che gli era venuta in mente per controbattere?

Nelle mie ricerche su Pumapunku mi sono imbattuto, tempo fa, in un articolo in cui l'autore sosteneva che tutte queste teorie alla von Däniken tradissero un certo eurocentrismo.
Egli non sosteneva affatto che tutti coloro che credono nella teoria degli Antichi Astronauti sappiano cosa significa "eurocentrismo"... cosa che nessuno di sognerebbe mai di asserire!
Più pragmaticamente, spiegava che queste teorie avevano successo proprio grazie ad una sorta di postulato, dal quale tutti partiamo, in base al quale il mondo e la cultura occidentale sono e sono stati superiori.
In sostanza: quei gran fighi degli Antichi Romani erano in grado di spostare pietre, massi, macigni e pietroni come fossero piume; gli Inca, irrimediabilmente coglioni, non erano manco in grado di spostare un sassolino senza un intervento di forze intergalattiche.

Nonostante non mi ricordo chi fosse l'autore del post (e nonostante non riesca a ritrovarlo, altrimenti lo linkerei) mi permetto di dissentire.
E' vero il contrario!
Sono gli Antichi Romani ad essere troppo ridicoli per essere entrati in contatto con gli alieni!
Guardate che l'epicità sta nell'incompletezza!
Dei Romani sappiamo tutto!
Se tipo due romanacci facevano a mazzate fuori 'na taverna, loro se lo segnavano e noi mo li conosciamo per nome e cognome quei due!
E', invece, il fascino della cultura altra, sconosciuta e celata che porta questa gente a credere che gli Inca abbiano potuto incontrare gli alieni.
Vi immaginate se Erich von Däniken avesse scritto un libro in cui sosteneva che gli alieni avessero costruito Roma?
Don Zame avrebbe detto «Ma va là! A Roma ci son sctato l'altro giorno! Figurati se l'han costruita gli alieni, sciò! Ma che dici diobbo'!»

Ed è anche per questo che, una volta, vidi un post, condiviso da una ragazza, in cui c'era una frase ed un'immagine.
La frase era riferita ad un concetto base del platonismo; l'immagine era di un monaco tibetano.
Commentai «Che c'entra quella frase con la cultura orientale?»
«Non hai capito...» mi rispose «Questa è una frase altamente spirituale!»
«Ho capito, ma la frase riportata sull'immagine fa riferimento alla filosofia platonica, che c'entra la spiritualità orientale?»
«Non dovresti prendere in giro la dimensione spirituale altrui» disse lei «Se non ci credi, sei libero di pensarla come vuoi, ma non venire a dirmi quello a cui devo credere io».

Quella ragazza era la fidanzata di Don Zame.


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