sabato 31 maggio 2025

Ho chiesto a ChatGPT di indicarmi 10 album fondamentali per ogni sottogenere di Metal.

 

E poi gli ho chiesto pure di generare un'immagine da usare come copertina. Il risultato potete ammirarlo qui sopra.

Sì, lo so: fa schifo al cazzo, ma avevo deciso di fare proprio un intero post sfruttando quella nuova meraviglia che risponde al nome di Intelligenza Artificiale.

Come da titolo, ho quindi chiesto a ChatGPT di generarmi una lista di 10 album fondamentali per ogni sottogenere di Metal, facendo però attenzione non solo all'importanza storica degli stessi, ma anche a una stretta rispondenza ai dettami del sottogenere stesso. Quella generata sarebbe stata la lista di album perfetta da inviare a una persona che non abbia idea di cosa sia quel genere musicale e che, una volta sentiti quegli album, avrebbe dovuto averne una buona comprensione.

Ecco quindi a voi, copia-incollata così come mamma ChatGPT l'ha fatta, la lista dei 10 album fondamentali per ogni sottogenere di Metal.

Vi attendo, ovviamente, nei commenti, qui sotto, su Feisbuk o su Tuitter X per le vostre versioni / correzioni / integrazioni...

Proto-Metal / Hard & Heavy:

  1. Black Sabbath – Black Sabbath (1970)
    L'inizio di tutto. Oscurità, riff lenti e pesanti, testi occulti: il vero atto di nascita del Metal.

  2. Led Zeppelin – Led Zeppelin IV (1971)
    Potenza hard blues e riff immortali (vedi: “Black Dog”, “Rock and Roll”).

  3. Deep Purple – Machine Head (1972)
    Riff pesanti, organo distorto, voce aggressiva: Heavy Hard Rock che ha influenzato generazioni.

  4. Uriah Heep – Demons and Wizards (1972)
    Heavy Rock teatrale e mistico, con riff forti e influenze fantasy: ponte verso l’Epic Metal.

  5. Blue Öyster Cult – Secret Treaties (1974)
    Oscuro, colto, chitarristico. Un Proto-Metal intellettuale e a tratti sinistro.

  6. Budgie – Never Turn Your Back on a Friend (1973)
    Riff duri, groove massiccio e voce squillante: influenzarono fortemente la NWOBHM.

  7. Sir Lord Baltimore – Kingdom Come (1970)
    Grezzi, veloci, distorti. Una delle band più pesanti dell’epoca, Proto-Metal allo stato puro.

  8. Scorpions – In Trance (1975)
    Hard & Heavy tedesco: melodia e aggressività. Preludio al Metal europeo anni ’80.

  9. Thin Lizzy – Thunder and Lightning (1983)
    Sul confine tra Hard Rock e Heavy Metal, con doppie chitarre e sound potente.

  10. Alice Cooper – Love It to Death (1971)
    Theatrical Hard Rock con elementi oscuri e decadenti. Ha influenzato il Metal shock e horror.


Heavy Metal:

  1. Iron Maiden – The Number of the Beast (1982)
    Iconico, melodico, potente. Il punto di svolta della NWOBHM e dell’Heavy Metal mondiale.

  2. Judas Priest – Screaming for Vengeance (1982)
    Metallo puro: riff taglienti, voce acutissima, energia industriale. Fondamentale.

  3. Black Sabbath – Heaven and Hell (1980)
    Con Ronnie James Dio alla voce, questo è il perfetto passaggio tra Heavy classico e moderno.

  4. Dio – Holy Diver (1983)
    Epico, potente, carismatico. Ogni canzone è un inno dell’Heavy Metal.

  5. Saxon – Strong Arm of the Law (1980)
    Un classico della NWOBHM: diretto, ruvido, fiero. British steel allo stato puro.

  6. Manowar – Hail to England (1984)
    Heavy Metal epico e muscolare. Amato o odiato, è impossibile ignorarlo.

  7. Accept – Balls to the Wall (1983)
    Duro, martellante, con riff memorabili e un'attitudine da vera macchina da guerra metallica.

  8. Ozzy Osbourne – Blizzard of Ozz (1980)
    Il debutto solista dell’ex-Sabbath, con Randy Rhoads alla chitarra. Classico istantaneo.

  9. Mercyful Fate – Melissa (1983)
    Oscuro, teatrale, occulto. Il lato più maligno dell’Heavy classico, con influenze Doom e Proto-Black.

  10. W.A.S.P. – W.A.S.P. (1984)
    Glam, ma pesante. Riff rocciosi e un’immagine provocatoria: Heavy Metal americano al 100%.


Power Metal:

  1. Helloween – Keeper of the Seven Keys Part II (1988)
    Il capolavoro assoluto del Power europeo: melodie epiche, velocità e un’energia inarrestabile.

  2. Blind Guardian – Nightfall in Middle-Earth (1998)
    Un concept tolkieniano che unisce potenza e teatralità con arrangiamenti da brividi.

  3. Gamma Ray – Land of the Free (1995)
    Il ritorno di Kai Hansen con un disco potente, melodico e perfettamente bilanciato.

  4. Stratovarius – Visions (1997)
    Velocissimo e neoclassico, è uno dei dischi simbolo del Power Metal finlandese.

  5. Rhapsody (of Fire) – Symphony of Enchanted Lands (1998)
    Power sinfonico barocco, ma ancora radicato nel genere. Epico, cinematografico, influente.

  6. Iced Earth – Something Wicked This Way Comes (1998)
    Power Metal americano più cupo e thrashy, ma con grandi melodie e storytelling oscuro.

  7. Angra – Angels Cry (1993)
    Dal Brasile, un Power Metal tecnico, melodico e contaminato da influenze classiche.

  8. HammerFall – Glory to the Brave (1997)
    Revival metallico anni '90: tradizionale, fiero, diretto e con inni immortali.

  9. Running Wild – Death or Glory (1989)
    Power teutonico con un sound piratesco unico: veloce, massiccio, inarrestabile.

  10. Edguy – Theatre of Salvation (1999)
    Ironia, teatralità e melodia al servizio di un Power Metal moderno ma rispettoso delle radici.


Thrash Metal:

  1. Metallica – Master of Puppets (1986)
    Il picco creativo della band e manifesto del thrash americano: potente, tecnico, epico.

  2. Slayer – Reign in Blood (1986)
    Estremo, feroce e iconico. 29 minuti di furia senza compromessi: essenza pura del Thrash più brutale.

  3. Megadeth – Rust in Peace (1990)
    Tecnico, affilato, politicamente carico: l’intelligenza del Thrash senza perdere aggressività.

  4. Anthrax – Among the Living (1987)
    Un thrash più punkeggiante e urbano, ma con riff memorabili e testi intelligenti.

  5. Exodus – Bonded by Blood (1985)
    Grezzo e violento, considerato uno dei veri atti fondativi della Bay Area Thrash.

  6. Testament – The New Order (1988)
    Eccellente equilibrio tra melodia e aggressività, tra i migliori dell’ondata “secondaria” Bay Area.

  7. Overkill – The Years of Decay (1989)
    Thrash energico con venature epiche. Grande lavoro vocale e potenza old-school.

  8. Kreator – Pleasure to Kill (1986)
    Il picco del Thrash teutonico più estremo: caotico, crudele, ma ancora Thrash al 100%.

  9. Sodom – Persecution Mania (1987)
    Più rozzo e guerrafondaio, con forti influenze punk e Speed, tipico del German Thrash.

  10. Destruction – Infernal Overkill (1985)
    Tecnico, oscuro e veloce: un caposaldo del thrash tedesco meno noto al grande pubblico.


Death Metal:

  1. Death – Leprosy (1988)
    Il Death Metal nasce con loro. Questo album definisce il genere: grezzo, brutale, ma strutturato.

  2. Morbid Angel – Altars of Madness (1989)
    Caotico, oscuro, velocissimo: un pilastro assoluto della scuola di Tampa.

  3. Obituary – Cause of Death (1990)
    Più lento e doomeggiante, ma sempre death puro. Atmosferico e opprimente.

  4. Cannibal Corpse – Tomb of the Mutilated (1992)
    Estremo e controverso, ma fondamentale per capire il filone più brutale del Death.

  5. Entombed – Left Hand Path (1990)
    La nascita dello Swedish Death Metal: suono buzzsaw, groove malato e riff taglienti.

  6. Autopsy – Mental Funeral (1991)
    Putrido, Doom-Death primordiale, pesante come una pala di cemento nel cranio.

  7. Bolt Thrower – Realm of Chaos (1989)
    Death Metal marziale, ispirato alla guerra, con riff granitici e una coerenza monolitica.

  8. Malevolent Creation – The Ten Commandments (1991)
    Tecnico ma crudo, un classico della scena Florida con velocità e violenza.

  9. Deicide – Deicide (1990)
    Blasfemo, veloce, grezzo: un altro caposaldo dell’ondata iniziale floridiana.

  10. Dismember – Like an Everflowing Stream (1991)
    Swedish Death Metal puro, più melodico ma sempre crudo e distruttivo.


Black Metal:

  1. Mayhem – De Mysteriis Dom Sathanas (1994)
    Il cuore oscuro del TRVE Norwegian Black Metal: atmosferico, crudo, storico.

  2. Darkthrone – A Blaze in the Northern Sky (1992)
    La svolta definitiva: primitivo, freddo, lo-fi. Ha segnato il suono norvegese per sempre.

  3. Emperor – In the Nightside Eclipse (1994)
    Epico e sinfonico, ma ancora crudo e maligno. Un classico assoluto della scuola norvegese.

  4. Burzum – Hvis lyset tar oss (1994)
    Ipnotico, atmosferico, minimale: fondamentale per capire l’anima più introspettiva del Black.

  5. Immortal – Pure Holocaust (1993)
    Velocità glaciale e riff epici. Più “fantasy” ma sempre puro Black norvegese.

  6. Bathory – Under the Sign of the Black Mark (1987)
    Uno dei veri padri fondatori: grezzo, satanico, Proto-Black dal cuore svedese.

  7. Gorgoroth – Pentagram (1994)
    Crudo, diretto, feroce. Black Metal nella sua forma più essenziale e minacciosa.

  8. Marduk – Those of the Unlight (1993)
    Svedesi velocissimi, ma con grande atmosfera. Meno “militari” del loro periodo successivo.

  9. Satyricon – Dark Medieval Times (1994)
    Black Metal medievale e atmosferico, con elementi acustici e una vena epica unica.

  10. Enslaved – Frost (1994)
    Black vichingo e progressivo, ponte tra il Black classico e il futuro avantgarde.


Progressive Metal:

  1. Dream Theater – Images and Words (1992)
    Il punto di riferimento: tecnica, melodia, struttura Prog e cuore Metal. Must assoluto.

  2. Queensrÿche – Operation: Mindcrime (1988)
    Concept album narrativo e metallico, tra i più influenti di sempre.

  3. Fates Warning – Awaken the Guardian (1986)
    Ancora radicato nell’Heavy Metal, ma con atmosfere oniriche e costruzioni complesse.

  4. Symphony X – The Divine Wings of Tragedy (1997)
    Prog neoclassico con un piede nel Power Metal, ma strutture lunghe e suonate mostruose.

  5. Pain of Salvation – The Perfect Element, Part I (2000)
    Emotivo, variegato, introspettivo: esplora sonorità delicate e sezioni pesanti con intelligenza.

  6. Opeth – Blackwater Park (2001)
    Prog metal atmosferico con influenze Death: sofisticato, dinamico, innovativo.

  7. Tool – Lateralus (2001)
    Un approccio alternativo e matematico al Prog Metal, tra psichedelia e introspezione.

  8. Voivod – Nothingface (1989)
    Cyber-Thrash-progressivo, alieno e geniale. Uno dei più strani e influenti del genere.

  9. Shadow Gallery – Tyranny (1998)
    Meno noti ma imprescindibili: storytelling, melodia e tecnica in stile Dream Theater, ma più accessibili.

  10. Evergrey – In Search of Truth (2001)
    Prog Metal cupo e atmosferico, con testi adulti e suoni moderni ma senza mai snaturare il genere.


Nu Metal:

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