venerdì 17 aprile 2020

Avremmo dovuto affidarci a Paolo Brosio.



Vi siete mai trovati nella merda fino al collo o nella situazione di aver mancato un importante obiettivo che vi eravate prefissati?
Se siete tra quelli che hanno la parola "resilienza" tatuata sul culo probabilmente in questi casi vi consolate pensando a cose come "almeno so di aver dato il 110% delle mie capacità; non ha funzionato, ma almeno ci ho provato".
Cose così...

Non sarebbe questa la situazione in cui si trova l'Italia.
Sì, siamo un po' nella merda con questa storia del coronavirus, ma oltre al danno c'è la beffa.
Secondo Paolo Brosio (l'avrete sicuramente letto da qualche parte), Conte avrebbe dovuto affidarsi a Dio, perché la Scienza non basta.

La questione è interessante perché apre almeno 2 interrogativi.
Uno è di carattere generale, l'altro è più personale.

Al primo, ho già dedicato un intero post; mi perdonerete, quindi, se liquiderò il punto in maniera abbastanza sommaria.
Il fatto è che non lo sapevo che si poteva fare una cosa del genere: intendo affidarsi Dio per far cessare una pandemia.
Se così fosse, il credere in Dio non sarebbe una questione di fede.
Insomma, la fede è qualcosa che ha a che fare con un percorso interiore, per definizione: qualcosa che va oltre la possibilità di una dimostrazione empirica.
Ma se ci affidassimo a Dio e funzionasse, allora è dimostrato: Dio esiste, punto!
Senza fede, solo osservazione e dimostrazione.
Si possono fa' pure gli studi statistici!
Si può calcolare la percentuale di successo degli interventi divini, cose così...

Il secondo interrogativo è, invece, di carattere personale, rappresenta cioè un mio dubbio.
Ve lo esporrò, sperando che magari qualcuno di voi sappia rispondermi.

Il fatto è che io non ho proprio capito come funziona tutta 'sta storia!

Prima di tutto, ma 'sto COVID-19 ce l'ha mandato proprio Dio? Proprio lui in persona?
Cioè; ce l'ha mandato apposta per vede' chi si sarebbe rivolto a lui e chi no?
Tipo 'na specie di prova?
Oppure, veramente, come dice qualcuno, l'ha fatto per punirci perché ci stanno i froci e le donne che abortiscono?
Quest'ultima cosa mi risulta difficile da credere, perché in questo caso affidarci a Dio, di sé per sé, non servirebbe a niente. Dovremmo, per lo meno, ammazza' qualche frocio, fino a portare la percentuale di frocezza della popolazione al di sotto di una soglia di accettabilità.
A meno che, Paolo Brosio con l'espressione "affidarsi a Dio" non intendesse proprio questo: non solo la preghiera (come lo intendo io), ma anche un ritorno alle vecchie e solide tradizioni cristiane (come le lapidazioni, per esempio).

N'altra cosa che non ho capito è se 'sta questione dell'affidarsi a Dio è una cosa da attuarsi a livello nazionale o personale.
Cioè, nel secondo caso sarebbe da intendersi che chi si affida a Dio, personalmente, si salva; nel primo sarebbe una cosa di gruppo: uno Stato che si affida a Dio si salva!
Fermo restando che, per quanto ho capito io, a questo punto potrebbe essere pure una cosa a livello regionale o anche, perché no, ad altri livelli amministrativi intermedi.
Credo sia una cosa statale, perché Brosio ha tirato in ballo Conte in persona, ma non ne sono sicuro.

Quello che però proprio non riesco a capire è in base a cosa Dio decida se essere soddisfatto oppure no.
Basta che si affidi a Dio il Governo o, chessò, il Consiglio superiore della magistratura, o deve parteciparvi anche il popolo?
Cioè, ci sta una specie di livello soglia di preghiera al di sotto del quale Dio non ascolta un popolo?
Mi sembra strano; perché alla Cina le cose stanno andando molto meglio e ha solo il 2,3% di cristiani...

Ma quello di cui proprio non c'ho capito proprio un cazzo è il modo in cui Dio calcolerebbe e utilizzerebbe questa soglia.
Mi spiego meglio: mettiamo caso che Dio abbia deciso che la soglia di preghiera statale sia il 65% della popolazione.
Basta che ci sia un dato del 65% a livello nazionale e sono tutti salvi, oppure questa media deve essere equamente distribuita sul territorio in esame?


Il Molise.

Facciamo un esempio (con dati inventati): mettiamo che in Italia ci sia il 70% di gente che si affida a Dio (dato nazionale), ma il Molise ha un dato regionale più basso: diciamo il 63%, cioè inferiore anche alla soglia originariamente pensata da Dio.
Il mio dubbio è questo: Dio salverà tutta l'Italia (perché a livello nazionale siamo sopra la soglia) oppure salverà tutta l'Italia con l'eccezione del Molise?
E gli italiani all'estero?
Saranno salvi anche loro oppure sono da conteggiarsi nello Stato in cui risiedono?
E, per dire, gli irredentisti corsi?
Cioè, è complicata come questione. Secondo me loro vorrebbero valere come italiani, in questi casi...

Oppure, la butto lì, questa cosa non ha niente a che vedere con i nostri confini.
Se ci pensiamo, Dio non ha mai messo becco in questioni di confini (se si esclude quel fazzoletto di terra arso, desolato e morto, grande quanto la provincia di Reggio Calabria, che ha promesso al suo popolo preferito).
Siamo stati noi esseri umani a disegnare tutti i confini e forse Dio non li considera nel suo operare.
Forse le preghiere funzionano ad area, tipo gli incantesimi dei chierici in Dungeons & Dragons.
Mi sembra strano, però, che Dio lascerebbe che quei frociazzi atei dei francesi traggano beneficio dalle preghiere italiane.

Oppure ancora: potrebbe essere che Paolo Brosio è un gran coglione.


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