sabato 25 ottobre 2014

I tatuaggi causano gli incidenti stradali!!!

Ho, da pochi minuti, commentato un post su una pagina facebook molto interessante. Fateci un giro, ne vale la pena (qui trovate la pagina; qui invece trovate il blog a cui si riferisce).
Quello che ho scritto nel commento mi ha dato l'idea per questo post.
Si parla di tutte quelle ricerche che dimostrano che i vegani vivono di più e che quindi la carne fa male.
Volete che vi sveli un'altra sconcertante verità?
Sicuri di poter reggere?
I tatuaggi causano gli incidenti stradali in motocicletta!
Questa è una sciocchezza direte voi; avete ragione dico io.
Eppure se usassimo i metodi statistici di ricerca e poi guardassimo ai nostri risultati potremmo avere l'impressione che questa folle teoria sia fondata.
Muoviamoci come farebbe un vero ricercatore che intendesse studiare questo strano fenomeno.
Prima di tutto egli definirebbe un campione oggetto di studio e poi, semplicemente, porrebbe due domande a tutti i partecipanti "Hai un tatuaggio?" e poi "Hai mai fatto un incidente stradale in motocicletta?".
I dati verrebbero poi sistemati in una tabella come questa in immagine.
Ovviamente, per poter parlare di una ricerca che si rispetti dovrebbero essere considerati molti di più di venti casi, ma la tabella avrà proprio questo aspetto.
Le due colonne che vedete rappresentano quelli che, in gergo, sono chiamati pattern di dati.
Compito del ricercatore è proprio quello di trovare due pattern di dati che siano correlati.
E che vuol dire che due pattern di dati sono correlati? Che al variare di uno varia anche l'altro allo stesso modo.
Ovviamente nella realtà non si troveranno mai correlazioni perfette, cioè quelle correlazioni in cui i due pattern variano esattamente allo stesso modo, ma avremo a che fare con un universo di correlazioni più o meno perfette.
La correlazione è rappresentata da un valore che può variare da +1 a -1 (esempi di correlazioni perfette) passando per 0 (nessuna correlazione).
Verranno poi condotti tutta un'altra serie di test statistici che hanno lo scopo di dare una misurazione dell'attendibilità dei dati in nostro possesso. Sostanzialmente questi operatori hanno la straordinaria capacità di dirci "La correlazione che hai scoperto è veramente significativa!" oppure "Quello che hai scoperto è semplicemente frutto del caso!".
Quello che purtroppo nessun operatore statistico potrà mai dire è se tra le due variabili correlate c'è o non c'è un vero nesso causale.
Questo perché dietro ogni ricerca statistica si annida sempre il demone della correlazione spuria.
Cos'è una correlazione spuria?
Sembra una cosa bruttissima, ma è veramente molto semplice da capire.
Sono in correlazione spuria due variabili che hanno la stessa causa ma che tra di loro non si influenzano.
Per questo i tatuaggi non causano gli incidenti stradali.
Se noi utilizzassimo i metodi statistici per indagare questo fenomeno, probabilmente scopriremo tutto il contrario! E cioè che, a quanto sembra, l'avere un tatuaggio è legato ad una maggiore probabilità di incorrere in un incidente con la propria motocicletta.
Ma in realtà questa è una sciocchezza.
Questa apparente correlazione è causata dal fatto che probabilmente c'è una variabile terza che ha la probabilità di causare le nostre due variabili: per questo le ultime hanno la presuntuosa caratteristica di comparire insieme, ma, in realtà, non si influenzano a vicenda.
Qual è?
Semplice!
L'aggressività!
Le persone aggressive si tatuano più spesso dei non aggressivi e per quanto riguarda gli incidenti, bhé, è inutile aggiungere altro...
Cosa ha che fare tutto ciò con le ricerche sui vegani?
Semplice: consumo di carne e lunghezza della vita sono due variabili in correlazione spuria.
Esse sembrano legate!
Come lo sembrano tatuaggi ed incidenti motociclistici, ma in realtà non lo sono.
I risultati delle ricerche statistiche sul consumo di carne hanno per risultato una cosa molto simile a questa immagine (sì... insomma... l'ho disegnata con paint però il senso è quello).
Cosa sono quelle due cose colorate?
Si chiamano curve di distribuzione a campana. Questa è la forma che assumeranno la gran parte dei vostri dati (nel caso di ricerche etnografiche e/o epidemiologiche) una volta inseriti in Excel.
Questo perché non è la forma ad essere importante ma, bensì, la posizione che le due curve assumono rispetto agli assi.
Sulla asse delle x ci sono gli anni di vita e sull'asse delle y ci sono il numero di individui. La linea rossa rappresenta il campione degli onnivori e quella blu rappresenta il campione dei vegani.
Cosa dobbiamo leggere in questo diagramma?
Vedete che il picco della linea blu è leggermente più a destra di quello della linea rossa? Vuol dire che, mediamente, i vegano vivono un po' di più.
Ma da questo non si può dedurre che il consumo di carne sia la causa di una più elevata mortalità.
E perché... perché le due variabili sono in correlazione spuria.
Dovete sapere che i vegani, oltre a non mangiare carne, fumano di meno, bevono meno alcol, mangiano meno dolci e anche meno sale dell'onnivoro comune.
Sfido io che vivano di più!
Le variabili in gioco sembravano due: 1) assenza di carne e 2) lunghezza della vita. In realtà queste due sono in correlazione spuria e c'è una terza variabile che le influenza entrambe 3) l'essere vegani (con tutte le scelte accessorie che questo si porta dietro)
Tutte le ricerche su vegani ed onnivori che vorrebbero dimostrare che per vivere di più si deve eliminare la carne in realtà hanno dimostrato che per vivere di più bisogna eliminare fumo, alcol e dolci.
Cosa vi dico?
Fumate di meno, bevete di meno, mangiate meno dolci, meno sale e anche meno carne rossa (senza bisogno di eliminarla definitivamente)... ma sopratutto preferite il pesce (che NON fa male) e fate tanta tanta attività fisica!

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