Egregia comunità scientifica,
le invio questa missiva sotto forma di post sul mio personale blog poiché credo di aver fatto una scoperta che rivoluzionerà per sempre il corso della Scienza tutta.
Ho effettuato un'attenta disamina di molti siti di grande attendibilità scientifica ed ho scoperto, con sorpresa devo ammettere, che gli esseri umani (Homo sapiens sapiens) sono gli unici animali che uccidono senza motivo. In sostanza, e qui vi do piena facoltà di correggermi, gli esseri umani sembrano essere gli unici appartenenti al Regno Animale che uccidono per diletto; a differenza di tutte le altre specie animali che, a quanto pare, uccidono sempre per buone, e assolutamente condivisibili, ragioni.
E questo ci porta direttamente al focus della lettera.
Ho, infatti, scoperto un esemplare che sembra comportarsi in maniera diametralmente opposta a questo modello comportamentale. In effetti Jerry, un gatto domestico (Felis silvestris catus), quello di mio nonno per l'esattezza (Homo sapiens sapiens), ha ucciso diversi esemplari animali senza alcuna ragione apparente. Tra le sue prede preferite: merli (Turdus merula) e topi comuni (Mus musculus).
Effetivamente Jerry non sembra avere alcuna ragione nell'uccidere questi esemplari eccezion fatta per il puro divertimento. Esso non si ciba delle carcasse degli esemplari uccisi, ma si limita a farle roteare in aria, a lanciarle lontano e ad affondarci dentro denti e artigli ripetutamente.
Come dobbiamo procedere ora, secondo il mio parere.
Il prima possibile mi recherò a casa di mio nonno e catturerò Jerry che verrà poi immediatamente portato nel centro di ricerca più vicino. A questo punto potremo procedere con due serie di studi: una di stampo comportamentista e l'altra di stampo neurofisiologico.
Per la prima serie: Jerry verrà nutrito a sufficienza e successivamente posto in un ambiente isolato e artificiale costruito per simulare l'ecosistema del mio giardino. In questo ambiente verranno poi liberati una serie di merli e topi comuni. Il comportamento aggressivo di Jerry (tenendo a mente che lo stesso è stato precedentemente ben nutrito) verrà studiato; verranno annotati, specificatamente, attacchi aggressivi immotivati ai danni degli altri esemplari.
Per la seconda serie: Jerry verrà sottoposto a svariate TAC e risonanze magnetiche. Questa sua strana aggressività potrebbe, infatti, avere radici nell'architettura celebrale stessa. Inoltre, a morte naturale sopraggiunta, il suo cervello potrà essere estratto e sezionato.
Nell'ultima parte della sua vita Jerry verrà obbligato ad accoppiarsi con centinaia di gattine, appositamente selezionate in base a stringenti canoni di bellezza felina (canoni ancora da valutare). In questo modo si potrà procedere con una lunga serie di esperimenti trasversali su tutta la sua prole.
E, visto che, i risultati potranno essere incrociati con altri risultati prodotti da test analoghi su esseri umani e, visto che, questo potrebbe portarci ad una più completa conoscenza dell'istinto omicida umano: per tutte queste ragioni credo di meritare il premio Nobel per la Medicina.
Grazie.
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