Tutti gli uomini e le donne mai esistiti si troveranno insieme in un atrio abbastanza grande.
Un enorme altare torreggerà al centro dello spazio sorretto da uno sconfinato colonnato.
Tre troni (è cacofonico, ma tre sono... che ci posso fare...) saranno posizionati dietro l'altare.
L'edificio sarà così alto che le nuvole entreranno dalle finestre. Tutte le legioni degli angeli saranno mobilitate per l'occasione...
...
(però ora passiamo al passato che è scomodo scrivere al futuro...)
...
Gesù arrivò di buon ora e prese posto al suo trono; San Pietro era intendo a collegare i microfoni all'impianto di amplificazione.
"Ancora non hai fatto? Se mio padre arriva mo so' cazzi!" disse Gesù visibilmente preoccupato.
"No no... ho finito... prova un po'...".
Gesù avvicinò la bocca al microfono e disse "Sa... sa... sa... satana!".
"Dai Gesù... non fa il coglione per piace... shh!"
Dio entrò sbattendo la porta al suo passaggio, portava un paio di libroni e decine di pergamene arrotolate sotto il braccio "Oh... miliardi di anni ad aspettare questo momento e proprio oggi lo dovevamo fare! Pietro... per piacere, cerchiamo di fa 'na toccata e fuga che oggi non è giornata!".
"Certo Signore!".
Dio prese posto al trono centrale e appoggiò tutto il suo carico sull'altare.
"Perfetto..." cominciò "Gesù... chiamami un po' a Maria e fatti porta' un caffé, senza zucchero come piace a me... Pietro! Hai organizzato tutto come t'avevo chiesto?".
"Tutto in ordine!" disse il custode del Paradiso.
"Bene... sbrighiamoci prima i cristiani e poi facciamo gli altri... questi cristiani sarà una formalità... due domande a testa e li mandiamo tutti sopra... va bene?".
"Certo..." disse Pietro infilandosi gli occhiali.
"Bene il primo della lista è San Tommaso!" disse Dio al microfono; un uomo avanzò dalla folla.
"Questo fa San di cognome dev'essere un mezzo cinese..." disse Dio all'orecchio di Pietro.
"Veramente San si riferisce al fatto che...".
"Pietro!" lo interruppe Dio "Ti ricordi il fatto della toccata e fuga? Se dobbiamo fa questioni per ogni povero cristo che si presenta, qua ci mettiamo un'eternità... quindi per favore vedi di apri' bocca solo quando te lo chiedo...".
Dio si riavvicinò al microfono "Bene Tommaso... mi dica un po'... cosa ha fatto di buono nella tua vita?".
"Io..." disse l'uomo "...ho conciliato l'aristotelismo alla filosofia cattolica...".
"Ma è scemo questo?" disse Dio voltandosi verso Pietro "Ma di che parla?", poi tornando a guardare l'uomo disse "Io intendo se ha mai fatto del bene... tipo aiutato gli altri e cose così...".
San Tommaso sembrò pensarci un po' e poi disse "Sinceramente non tanto... però ho studiato tanto...".
"Sì vabbé ho capito com'è la questione" disse Dio "Questo lo spariamo dritto all'Inferno a calci in cul... no vabbé dai ah... Purgatorio... 340 anni...".
San Pietro sbirciò l'elenco che aveva preparato e chiamò a gran voce "San Francesco!".
"Un altro mezzo-ciaina?" si lamentò Dio guardando l'ometto; poi si fece coraggio e chiese "Francesco... cosa ha fatto di buono nella vita?.
"Io..." rispose l'uomo "...mi sono spogliato di tutti i miei averi e ho aiutato i poveri!".
"Buono!" disse Dio "Un po' esagerato per i miei gusti, però buono... molto buon...", "Lasciatemi in pace!" urlò Francesco, interrompendo Dio.
"Ma con chi sta parlando?" chiese l'onnipotente.
"Con gli uccelli... mi dicono le cose... vogliono farmi uccidere la gente ma io gli dico che non sta bene uccidere le persone e allora loro...".
Dio si voltò verso Pietro "Ma questo è uno schizofrenico... t'avevo detto che i malati mentali li facevamo insieme ai truzzi domani! Comunque... povero lui... dev'essere nato prima che gli uomini inventassero la mia cosa preferita: la scienza! Nel periodo in cui è nato sarà stato sicuramente trattato in modo disumano... mandiamo in Paradiso a 'sto poraccio...".
"Sant'Agostino!" urlò Pietro.
"Mezzo Cina, mezzo Zanzibar!" parlottò Dio tra sé e sé; "Mi dica... lei cosa ha fatto?".
"Io..." cominciò Agostino "Ho fatto tante cose... in gioventù ho fatto tanto sesso ed ero solito ubriacarmi...".
"Ah... finalmente uno che ha saputo godersi tutte le cose che ho inventato!".
"Però poi ho capito che stavo sbagliando e mi sono dedicato allo studio... ed ho fondato la filosofia cattolica!".
"Eh no! Basta! Ma Pietro... ma t'avevo detto di mettermi prima quelli più facili! Allora sai che facciamo mo... tutta 'sta schiera di mezzi cinesi... che so' una marea... te li fai tutti tu 'sta notte... ok? Intanto questo Agostino lo spariamo negli Inferi!".
Pietro rimase con la penna a mezz'aria prima di completare la pratica.
"Negli Inferi... ma dico... ma come si fa a condannare una persona a bruciare per sempre?! Facciamo Purgatorio... 240 anni... salta tutti 'sti San che dev'esse' 'na cosa di famiglia a passa avanti...".
"Don Ciro!" chiamò Pietro.
"Mi dica signor Don... cosa ha fatto nella vita?" chiese Dio.
"Io... mi sono astenuto dal fare sesso per tutta la vita...".
"Se questa la chiami vita... dai a parte gli scherzi... altro?".
"Non mi sono mai masturbato!".
"Eh ma che schifo scusa! Mo m'hai fatto immagina' la scena! Ma chi te l'ha chiesto scusa! Pietro!" disse poi Dio voltandosi "Mandami 'sto schifoso dritto in Purgatorio e saltami pure tutti 'sti Don che mi sta a torna' su la pizza ai peperoni di ieri sera...".
"Suor Caterina!" urlò Pietro.
"Ah una donna! Finalmente! Stavo cominciando a pensare che ci fosse qualche problema con le liste... signora Suor... partendo dal fatto che non me ne può fregar di meno se lei ha scopato o no... mi dica... cosa ha fatto nella vita?".
"Io ero una suora di clausura... sono stata tutta la vita chiusa nel convento di...".
"Cosa?" tuonò Dio interrompendo la donna "Ma come? Creo un intero universo per voi e vi rinchiudete in casa! Invece di vivere tutto quello che ho crea... aaah ora capisco..." disse Dio voltandosi di nuovo verso Pietro "Sai che fai... ti fai pure tutte 'ste Suor... così ti impari a sballarmi le liste! Prima quelli facile eh? Nz...".
Pietro abbassò lo sguardo e con un sospiro chiamò "Fra Rob...".
"No! Lo interruppe Dio... 'sti cristiani m'hanno stufato... passa un po' avanti... facciamo qualche ebreo...".
"Jorge Grankrafel!".
"Bene..." disse Dio "Fermo restando che non voglio senti' parla' di masturbazione... lei cosa ha fatto nella vita?".
"Non ho mangiato carne e mi sono circonciso" disse l'uomo.
Dio si voltò verso Pietro e Gesù "Chiamatemi un po' a Mosè...".
E quando Dio li ebbe davanti tutti e tre: Gesù, Pietro e Mosè, spense i microfoni e disse loro "Ma si può sape' che cazzo avete combinato!? Tu, in particolare Mosé, ci dev'essere proprio qualcosa che hai frainteso di quello che ho detto perché non mi ricordo proprio d'aver mai nemmeno accennato al fatto che bisogna tagliarsi un pezzo di pisello... ma pure voi due... ma sopratutto tu Gesù! Ma dovevi insegnare a 'sta gente che si dovevano solo voler bene e basta... nient'altro! Da dove so' uscite tutte queste sciocchezze? Ci dovevo manda', Carlo, tuo fratello, giù sulla Terra... che ti pozzin'!".
Poi si girò e riaccese i microfoni "Basta! Basta Cristiani! Basta ebrei... basta odinisti... bsta quaccheri... fatemi senti' uno di quegli stronzoni che non credeva in nessun dio... come è che si dice? Ah già! Un ateo! Pietro! Chiamami un ateo a caso!".
L'uomo avanzò dalla folla e attese sotto all'altare.
"Dimmi... ti do del tu... cosa hai fatto nella vita?".
"Io... purtroppo... non ho fatto quasi niente di grande..." disse l'uomo "...ho seguito tutta la vita una mia passione... suonavo il basso... non sono mai stato un granché... ma mi sono divertito. Ho amato follemente la mia donna per tutta la vita, l'ho amata più di me stesso e le ho dato tutto, le sono stato vicino fino alla fine. Ho amato i miei figli e ho lavorato tutta la vita per dar loro un futuro. Ho voluto un sacco di bene ai miei amici e ho offerto loro una birra di tanto in tanto. Non ho mai fatto del male a nessuno e ho cercato di aiutare un po' le persone quando ho potuto...".
Dio aveva tenuto tutto il tempo lo sguardo basso.
San Pietro, ci giurò, vide anche una lacrima cadere dal divino viso.
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