domenica 25 gennaio 2015

Lo statuto ontologico di Nibiru.

Mio padre è sempre stato un appassionato di fantascienza, non sorprende quindi che cominciai ad imparare qualcosina di astronomia quando ero solo un ragazzino.
Dovevo avere massimo sei o sette anni quando imparai i nomi di tutti i pianeti del sistema solare:
Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone... e basta (adesso Plutone non è più considerato un pianeta, ma bensì un pianeta nano).
Ci sarebbero voluti parecchi anni perché imparassi anche il significato di "ontologico", ma questa è un'altra storia.
Ma, tornando a noi, avrete notato che la serie di pianeti termina(va) con Plutone.
Plutone è quindi l'ultimo pianeta (nano) in orbita intorno al Sole.
Cosa c'è di sbagliato in questa affermazione?
Per essere corretti dal punto di vista scientifico avrei dovuto dire, invece, "Plutone è l'ultimo pianeta (nano) in orbita intorno al Sole, che conosciamo".
Capirete bene che non è la stessa cosa.
Se chiedessimo ad un astrofisico o ad un astronomo qual è l'ultimo corpo celeste orbitante intorno al Sole, questi risponderebbe sicuramente "Plutone".
Ma se continuassimo chiedendo "E poi?" lui/lei non risponderebbe mai "Non c'è niente", ma bensì "Non riusciamo ancora a vedere così bene così lontano: potrebbe esserci qualcosina".
Bisogna contare che anche Plutone si vede appena appena: l'abbiamo scoperto solo nel 1930.
L'immagine di un pianeta trovata su Google: forse è Nibiru.
Inoltre i pianeti non sono distribuiti in distanze sempre uguali e il Sole, anche essendo una piccola lampadina nell'Universo, arriva veramente molto lontano con il suo campo gravitazionale.
In sostanza, potrebbe esserci un altro sassolino ad una distanza doppia o tripla di quella di Plutone; non saremmo in grado di vedere un pianetino così, quindi gli astrofisici evitano di pronunciarsi sulla sua esistenza.
Poi arrivano un branco di coglioni che credono che esista un pianeta chiamato Nibiru che si trova ad orbitare oltre Plutone.
Questi coglioni credono in alcune idee alquanto bislacche.
Come ad esempio che su Nibiru ci sia una civiltà aliena che ha dato inizio alla vita sulla Terra, troppo complessa per essersi generata dal nulla.
Questi alieni probabilmente crederanno in una specie di super-alieni che hanno dato origine alla vita su Nibiru e che credono in una specie di super-super-alieni e così via discorrendo.
Credono, sempre i coglioni, che Nibiru abbia un'orbita con un afelio e un perielio che distano tra loro una quindicina di miliardi chilometri, in modo che Nibiru passi fra Marte e Terra per poi ritornarsene oltre Plutone.
"So' proprio coglioni!" direte voi.
Effettivamente come è solo concepibile l'idea che si sia sviluppata la vita su un pianeta su cui pure l'elio si trova allo stato solido?
Ma il problema fondamentale non è questo.
Il problema è che quando un gruppo di scienziati tempo fa ha scoperto indizi della possibile esistenza di un altro pianeta oltre Plutone questi coglioni hanno creduto che fosse tutta una conferma della storiella degli alieni e del pianeta vagabondo.
"Ah ah!" hanno detto "Visto che c'era un altro pianeta!".
Prima di tutto gli astrofisici non hanno mai detto che non c'era, ma semmai hanno detto che probabilmente non lo vedevano ancora.
E poi, come può la scoperta di un nuovo pianeta essere la conferma di una storia avvincente con alieni, navicelle spaziali, circuiti di mille valvole eccetera eccetera?
Se io dico che esiste una specie di cane-scimmia che vola ed è capace di leggere nel pensiero e succhia il sangue alle persone, e poi viene scoperta una nuova specie di animale, non vuol dire che il mio animale fantastico esiste, specialmente se questo nuovo animale non vola, non legge nel pensiero e non succhia il sangue... ah già... questa storia è accaduta veramente... e il chupacabra non esiste, fatevene una ragione!
Come vedete per quanti pianeti possano ancora esserci oltre Plutone la loro scoperta non sarà mai una conferma dell'esistenza degli alieni... fatevene una ragione!

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