giovedì 15 maggio 2014

Il Programma Adotta un Poseraccio.

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Come si può reagire ad un così triste pronostico? A noi che l’abbiamo letto “ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto” (per usare una citazione che lascio a voi il compito di scovare).
Cosa è successo?
E’ colpa dei giovani, direbbero i vecchi. La questione è che i vecchi con “giovani” intendono anche me che tanto giovane non mi ci sento più. E anche io, devo ammetterlo, ho detto tempo fa che era colpa di quelli più giovani di me (che fortunatamente sono ancora pochi).
Tempo fa, per scherzo, io e un mio caro amico (che per non far nomi chiamerò Dave... no purtroppo non è Dave Mustaine... però pure questo amico mio è simpatico eh!) creammo una specie di associazione no-profit chiamata il P.A.P.: ossia Programma Adotta un Poseraccio.
Pensavo che noi metallari un po’ più esperti avessimo il dovere di addestrare le nuove reclute: questo era lo scopo. Molto meno tempo fa anch’io, come il tizio che ha scritto il post nel link, ipotizzai con spavento la fine del Metal. E ciò sarebbe accaduto quando, lo penso ancora, non ci sarebbe stato più un ricambio generazionale.
Ma allora è veramente colpa dei giovani?
Forse non esclusivamente...
Sarete sicuramente sconcertati nell’apprendere che io alle medie non ero figo!
Ebbene: ero introverso e a disagio tra i miei coetanei.
Loro parlavano di musica, calcio e vestiti e io mi sentivo terribilmente inadeguato. Avevo paura a dire che mi piaceva una canzone, forse avrebbero detto che quella canzone faceva schifo e mi sarei sentito male.
Poi scoprii il Metal e tutto questo cessò di colpo. Finalmente sapevo che potevo essere me stesso e me ne sbattevo di quello che pensavano gli altri. Mi piaceva Marilyn Manson e finalmente non avevo paura di dirlo apertamente.
Poi entrai nel “mondo dei metallari” della mia città e trovai un po’ di ipocrisia: c’era questa tizio che ho sempre odiato e, anche se in misura minore, disprezzo ancora oggi (non facendo nomi lo chiamerò il Ridicolone).
Il Ridicolone mi guardava con aria di superiorità... insomma lui conosceva i Sodom e io no, per intenderci. Ma in questo caso l’enorme energia dirompente del Metal mi aveva dato comunque la forza per non farmi perdere d’animo e considerare quel povero ragazzo per quello che era... il Ridicolone.
Poi, un ragazzo di buon cuore (continuando con la mia politica di non fare nomi lo chiamerò Pertica...) mi rivolse la parola.
E mi chiese di uscire con lui.
Ed era come un sogno.
Non ero mai entrato in una macchina con gli Slipknot sparati al massimo nel lettore CD!
E Pertica mi portò nel pub che frequentavano i metallari e tempo dopo anche Bruzum (altro nome di fantasia) cominciò a trattarmi da amico.
Ho fatto la stessa cosa anche io sapete?
A tutti quei ragazzini con la maglietta dei Maiden e lo sguardo basso che entravano nel negozio di CD che fungeva da ritrovo nella mia città io rivolgevo la parola. E portavo loro nel pub dove mi aveva portato Pertica. E parlavo con loro tutti i giorni: invece di dire “Non conosci i Sodom? Sei un mammoccio di merda”, io dicevo “Non conosci i Sodom? Dovresti provare a sentirli!”. E tutti i miei amici a dirmi dietro “Albe’! Smettila di uscire con i mammocci!”.
E, ve lo dico, sono sicuro che era la stessa cosa che il Ridicolone diceva a Pertica e Bruzum quando ci tenevano a farmi uscire con loro.
Le nuove generazioni vivono in un mondo che noi disprezziamo.
Per citare un mio amico più vecchio e saggio di me:

non riuscireste mai a capire chi, vecchietto come me [...] etc. etc. si faceva in 4 per comprare le riviste (scarse) in edicola per avere informazioni sulle nostre band preferite [...]; non capirete mai cosa significava uscire dalla Cassino degli anni '80, borghese a manetta, e andare a Roma a comprare vinili nei negozi specializzati; non capirete mai cosa era il tape-trading con gente che viveva migliaia di kilometri lontano da voi”.

Ma non bisogna andare così indietro nel tempo.
Anche io quando ho cominciato non avevo Internet. Io e gli amici miei potevamo conoscere una band nuova solo con il passaparola. E tutti ci mettevamo d’impegno a cercarne di nuove. Uno dei miei modi preferiti era leggere i nomi sulle bandiere che un vecchissimo negozio teneva esposte in vetrina. Con i pochi soldi di cui disponevo qualche CD l’avevo comprato, per gli altri bisognava cercare qualcuno che ce li aveva. Ricordo ancora il Black Album trovato per caso tra i CD del marito di mia cugina e masterizzato subito.
Quel ritrovamento era stato un tesoro inaspettato!
Le nuove generazioni proverranno mai una sensazione del genere?
Il mio vecchio amico ha ragione fino alla fine nelle cose che dice ma non dobbiamo cadere nell’errore di rinfacciare le nostre avventure alle nuove generazioni.
Loro vivono in un mondo che odiamo, ma non dobbiamo odiare anche loro.
Noi abbiamo faticato di più, loro hanno avuto tutto subito e abbiamo cominciato ad odiarli per questo. Siamo diventati sempre più orgogliosi e abbiamo voltato le spalle alle nuove generazioni.
Per me l’inizo è stata un’avventura e lo dico apertamente: avrei voluto vivere un’avventura ancor più grande vivendo ai tempi del mio vecchio amico. Ma anche le mie di avventure, così modeste rispetto a quelle del vecchio, sembrano incredibili alle generazioni di oggi che vivono in un mondo dove si ha tutto e subito.
Ma anche loro possono vivere un’avventura.
Un’avventura che consiste nel rimanere puri in questo mondo disgraziato; loro devono lottare in un modo diverso da come ho fatto io solo 10 anni fa (ai “miei tempi”)... e noi abbiamo il dovere di aiutarli.
Ed ecco che quel P.A.P., teorizzato da me e Dave non sembra tanto più uno scherzo.
Tra quelli un po’ più grandi di me Pertica e Bruzum sono già due casi isolati.
Ma della generazione mia chi ha aiutato almeno una giovane recluta?
Ho tanti amici coetanei che dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza e smetterla di portarsi la birra comprata al discount alle serate. Ed è ovvio che “l’ultima tra le reclute che sto addestrando” guardando i miei coetanei che si portano la birra nei locali lo vuol fare anche lui.
Un ragazzino a 16 anni vede solo “birra birra sfondamento Metal!”.
Allora io l’ho preso sotto braccio e gli ho detto: “Mio padawan... è sbagliato portare la birra alle serate... oggi facciamo un sacrificio e ci beviamo una birra sola a 4 euro... sabato prossimo ci compriamo una cassa di birra al discount e ce la scoliamo noi due da soli, te lo prometto... ma oggi no!”.
Allora, ribadisco, di quelli della mia generazione chi ha fatto lo stesso?
E tra quelli più vecchi ancora?
Non prendete quest’appello come una sciocca battuta, mi rivolgo veramente a tutti i metallari vecchi, diversamente giovani e appena maturi...

Adottate un poseraccio perché qui si rischia l’estinzione!

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