mercoledì 21 maggio 2014

Come e perché Star Wars ha distrutto la fantascienza.

Visto che il sottotitolo del blog recita "politica, società (e qualcos'altro) viste da un metallaro" ogni tanto parlerò anche di qualcos'altro: come adesso.
Parliamo di Star Wars? Vogliamo proprio parlarne? Se volete proprio sapere la mia opinione è che non ho mai visto una serie di film più sopravvalutata. Certe volte penso che tutto il mondo, a parte me, sia totalmente cieco. Ma come fate a non rendervi conto di quanto siano patetici due uomini in gonnellina con dei bastoncini che sembrano insegne al neon?
E' un film patetico, scontato, recitato da cani e filmato peggio. Pieno di errori scientifici, scontato fino all'ultima scena e noioso da morire.
Non mi dite che ci siete cascati?
Solo per aver scritto queste cose ho deciso di passare la notte inginocchiato sui ceci.
Eh sì, perché Star Wars è la mia serie di film preferita di tutti i tempi e da quando ho memoria.
In quinta elementare avevo già visto tutta la trilogia decine di volte (mi riferisco ovviamente a quella originale, non alla nuova che considero un crimine contro l'umanità, ma magari rimanderò la spiegazione di questa mia opinione ad un post apposito).
In quinta elementare tutti i miei compagni di classe sapevano a memoria le formazioni delle squadre di calcio; io avrei potuto togliere l'audio di "Una nuova speranza" e recitarlo dall'inizio alla fine senza troppi errori.
Ma quanto è figo Star Wars?
E' fighissimo ma ha, lo stesso, distrutto la fantascienza.
Ora, reggetevi forte perché sto per farvi una rivelazione che vi sconvolgerà l'esistenza.
Se non siete seduti, sedetevi.
Se avete delle musica, spegnetela.
Se avete le luci spente, per la vostra sanità mentale vi prego di accenderle.
Qualcuno di voi potrebbe avere visioni della Madonna, altri potrebbero convertirsi a Scientology dato l'enorme sconvolgimento che questa rivelazione porterà nella vostra esistenza.
Star Wars non è un film di fantascienza, è un film fantasy.
E non immaginate con quante persone ho discusso di questa questione!
Persone che, alla fine, non avendo più argomenti da oppormi sbottavano sempre e comunque "Ah vabbé... ma io con fantasy intendo...".
Ovviamente tutte queste persone propendono per un approccio psicologista al fenomeno della comunicazione, secondo il quale in realtà tutte le parole conservano sempre e comunque significati soggettivi strutturati nel corso della nostra esistenza secondo principi pavloviani di condizionamento.
La realtà è che, al livello pratico, nessuno di noi può vantare la possibilità di dire "Ah vabbé... ma io con questa parola intendo..."; perché se il linguaggio contemplasse la possibilità per ciascuno di noi decidere il significato delle parole, questo (il linguaggio) perderebbe la sua essenza e ci ritroveremmo tutti nella surreale condizione di Alice che parla con Humpty Dumpty.
La questione è che la parola "fantasy" ha un preciso significato che passerò ad esporre passando prima per la parola "fantastico".
Quand'è che un'opera è fantastica?
Quando questa è ambientata nel "nostro mondo" e narra l'intrusione di un elemento immaginario e delle conseguenze che l'esistenza di questo genera. "Dragonheart" non è un film fantasy. Perché è ambientato nel nostro mondo (nel Medioevo, ma sempre nel nostro mondo) e narra dell'intrusione di un elemento fantastico: il drago.
Quand'è che un'opera è fantasy?
Quando questa è ambientata in un mondo che non è il nostro e ne è totalmente estraneo. Per questo "Il signore degli anelli" è fantasy: perché non è certamente ambientato nel Medioevo, ma in un mondo che è totalmente, nella sua interezza, fantastico.
Che poi il senso comune ha abituato tutti a pensare che questo mondo debba essere abitato da orchi, elfi e nani oltre ad essere un'inesattezza e anche un fenomeno abbastanza recente.
Che lo vogliate o no, queste sono le definizioni.
Ah già! Fantascienza! Allora, quand'è che un'opera è di fantascienza? Fondamentalmente la fantascienza è un sottogenere del fantastico. Narra del nostro mondo e dell'intrusione di un elemento fantastico. Quando questo elemento è un artefatto (materiale o sociale) entriamo nel campo della fantascienza.
Ed è questa la sua essenza! Analizzare, da un punto di vista possibile o almeno verosimile, le conseguenze dell'esistenza di tecnologie più avanzate di quella di cui disponiamo.
Perché non ho scritto artefatto fantastico; ma semplicemente un artefatto? Perché sennò dovremmo accettare che la definizione di fantascienza sia relativa al periodo storico. Che lo vogliate o no "Ventimila leghe sotto i mari" continua ad essere un libro di fantascienza nonostante il fatto che l'artefatto sia ormai stato inventato. Ma allora tutti le opere che parlano di un artefatto sono di fantascienza? In una certa misura, sì.
Per questa ragione "Star Trek" è un'opera di fantascienza. Perché narra del nostro mondo (nel futuro, ma sempre il nostro mondo) e analizza tutte le conseguenze del volo superluminare.
Ma "Star Wars" non parla del nostro mondo; se parlasse del nostro mondo ai quei tizi con le spade gli sparerebbero in bocca.
Star Wars non analizza le conseguenze di nessuna tecnologia o artefatto incedibile nel nostro mondo, ma va bene così, perché è un film fantasy: ed è godibile così. E' una favola epica che narra le vicende di un cavaliere e di un pistolero che salvano una principessa e che alla fine vissero felici e contenti.
La questione è che dopo Star Wars tutti si sono convinti di poter fare film (scrivere libri ecc. ecc.) di fantascienza, ma senza tutto il gioco dell'immaginare tecnologie verosimili, geniali analisi del loro effetto nella società futura. Ma ne sono usciti solo una lunga serie di squallidi film spara spara, però con i fucili laser. Oppure un'altra lunghissima serie di film che si prendono troppe licenze, si presentano come fantascienza ma poi se ne sbattono di presentare qualcosa che sia almeno minimamente stuzzicante dal punto di vista scientifico.
Una volta un prof. di fisica ci disse "Ragazzi... se volete scrivere un libro di fantascienza come quelli di Asimov dovete sapere almeno un po' di fisica".
Star Wars è la serie di film più figa del mondo, ma dopo di essa per scrivere un libro di fantascienza basta una penna.

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