venerdì 31 gennaio 2020

Ai cattolici non frega un cazzo delle bestemmie.

L'idea di questo post mi è venuta quando, per l'ennesima volta, mi sono ritrovato a dover difendere Marilyn Manson dagli attacchi di un altro metallaro.

Se siete metallari anche voi, sapete benissimo che, a intervalli regolari, ci tocca un confronto con conoscenti e/o parenti che ogni tanto attaccano il nostro genere preferito.
Allo stesso modo, sono molto frequenti i litigi tra metallari stessi, che si attaccano a vicenda sui rispettivi gusti - per inciso, questo, nello specifico, sarà l'argomento di uno dei prossimi post.

I Marilyn Manson (perché bisognerebbe usare il plurale per riferirsi alla band) non sono nemmeno lontanamente il mio gruppo preferito; allo stesso modo nemmeno l'Industrial Metal è il mio sottogenere preferito.
Quello che non sopporto è quando le persone ragionano per meme.

Sì perché fare un meme su Marilyn Manson è facilissimo:

Ahahah spassosissimo.


Farcisi quattro risate sopra è lecito.

Strutturare la propria esistenza su un meme è da coglioni.

Per questo, ogni volta che salta fuori il Reverendo c'è sempre quello che dice che non è niente in confronto alle band Brutal Death Metal.
Perché poi quella stessa persona vada in giro con le magliette degli Iron Maiden è un enigma del quale non è possibile avere soluzione.

La storia è sempre la stessa, Marilyn Manson è uno mainstream: uno che negli Stati Uniti va in televisione.

Mica come gli Slayer, i Mastodon, gli Slipknot o i Megadeth... che hanno vinto i Grammy...

Marilyn Manson, a differenza di altra gente, ci marcia sopra.

Questa frase è nata in ambito non Metal: perché quando un non metallaro vede per la prima volta Marilyn Manson, ignaro dell'esistenza dei Deicide, ha l'illuminazione, il lampo di genio, e si accorge che quella è tutta scena.
Il non metallaro non ha ben chiaro che esiste un intero genere musicale che ha fatto dell'attacco alla religione la sua ragion d'essere, se lo sapesse direbbe la stessa cosa di tutti (o di nessuno), e il Brutal Death Metaller gli ha rubato la frase per farla definitivamente sua.

Certo, argomenta il tizio brutale, se la Chiesa conoscesse i Cannibal Corpse, se la prenderebbe con loro, non con il povero Manson che, in confronto a George Fisher, è poco più di un agnellino.

Mi ha sempre sorpreso lo scarso senso comune delle persone che dicono una cosa del genere.

Facciamo così: da un lato ci mettiamo un maschione grasso e sudaticcio che fa un canzone su dei cadaveri presi a martellate e dall'altro lato un tizio dalla sessualità ambigua che fa una canzone sul fatto che ci si può masturbare liberamente data la non esistenza di Dio.

Il tizio brutale è veramente convinto che se la Chiesa se la prende con il secondo è solo perché non conosce il primo.

Una volta che la discussione viene messa in questi termini, anche il tizio brutale si rende conto che, forse forse, ha detto 'na cazzata.
Che se la Chiesa se la prende con i Marilyn Manson e non con i Napalm Death, sa bene quello che sta facendo.

Non fraintendetemi: anche a me il «Brutal Death mi dà più stimoli» (cit.).
Qui si parlava di un altro argomento.

Quando, tempo fa, mi capitò di riparlarne con il summenzionato amico, feci un altro esempio.
Mettiamo che un bel giorno un prete si affaccia alla finestra dell'oratorio: a sinistra vede un barbone zozzo e ubriaco che bestemmia come un ossesso, a destra un banchetto con un tizio in giacca e cravatta che distribuisce volantini dell'UAAR.
Nonostante il tizio di sinistra faccia più rumore e sia decisamente più Brutal, immagino che il prete si incazzerà molto di più per la scena di destra.

Questo, per sommi capi, era l'esempio che feci all'amico Brutal.
In quel momento ho capito una cosa.
Quell'esempio che avevo buttato lì, quasi senza pensarci, in realtà nascondeva in sé più significato di quello che intendevo darvi io al momento.

E' proprio vero!
Al prete non gliene frega proprio un cazzo del tizio che bestemmia a sinistra!

Un porco.


Il fatto che, in Italia, la bestemmia sia ancora un reato punibile con un'ammenda e che il mondo cattolico faccia di tutto per mantenere lo status quo sembra, ad un primo sguardo, darmi torto.

In realtà è l'esatto contrario.

Se è vero che lì fuori c'è un esercito di sentinelle in piedi pronte a scandalizzarsi per ogni bestemmia, è vero anche che alle alte sfere della Chiesa non gliene fotte proprio un cazzo della bestemmia buttata al bar.
La bestemmia buttata al bar non convertirà all'ateismo nessun credente e farà ridere solo quelli che già della religione se ne sbattono.
Ma se mai la legge contro la blasfemia dovesse saltare, allora sì che ci sarebbero problemi!
Non solo la bestemmia al bar sarà, finalmente, lecita, ma lo saranno molte altre cose.
Perché quello che la Chiesa, veramente, non vuole è Odifreddi a dire liberamente in televisione «Dio non esiste!»

Cioè... non è questa 'na robba complottista con lobby segrete, eh!

Semplicemente la Chiesa sa benissimo cosa succederebbe se la legge contro la blasfemia venisse abrogata e, di conseguenza, lascia che il cattolico medio si triggheri al suono di una bestemmia.

Ok... quindi forse il titolo è sbagliato: ai cattolici gliene frega delle bestemmie, al papa sicuramente no.

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