venerdì 20 febbraio 2009

Qualche informazione sui messaggi subliminali...

Vorrei lasciarmi per un secondo alla spalle il discorso del Metal e parlare un po’ in generale dei tristemente famosi messaggi subliminali. L’espressione “messaggio subliminale” indica un informazione, un messaggio appunto, che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. Ma quello che tutti si chiedono, o almeno che spero che si chiedano, è: ma i messaggi subliminali funzionano veramente? Personalmente una cosa mi ha sempre dato fastidio, il sentir parlare di messaggi subliminali solo da preti, politici, comici impegnati e opinionisti in generale, mentre io vorrei vedere in TV cento esperti di psicologia e psichiatria che dicono “Si! I messaggi subliminali funzionano, perché…” e spiegano le loro ragioni e poi altri cento esperti di psicologia e psichiatria che dicono “No! I messaggi subliminali non funzionano, perché…” e spiegano le loro ragioni. Perché, come avrete intuito, i messaggi subliminali vengono colti dal cervello, ma non è stato mai accertato dalla scienza che poi possano influenzarci veramente in qualche modo. Ora, per carità, non voglio mettermi a difendere la Disney o qualche gruppo Metal che potrebbe aver messo veramente messaggi subliminali, ma non vi sembra un po’ precipitoso indicare come unica e ovvia causa subito la musica che un suicida ascoltava?
Un’altra considerazione da fare è quella che una cosa sono i “messaggi i subliminali audio”, un’altra è il “Backmasking”. Con questa parola si indica il fatto che ascoltando una traccia musicale al contrario si sentirebbero messaggi nascosti. Bhè, mi dispiace per voi, ma qua la scienza ha parlato, ed è stata anche molto chiara! Un messaggio nascosto in backsking non viene nemmeno colto dal cervello. Assolutamente impossibile che il nostro cervello colga un messaggio subliminale in backmasking ascoltando la canzone “per il verso giusto”! Insomma come potrebbe essere? Diciamolo su, siamo stati un po’ troppo precipitosi quando abbiamo indicato come causa di suicidi di massa la canzone “Straway to Heaven”.

Pareidolia. Quest’espressione è un po’ meno famosa, ma vorrei parlarne. Pareidolia indica un’illusione sub-cosciente che ci porta a “distinguere” forme familiari in forme caotiche. Gli esempi sono molteplici, il più famoso è il volto sulla superficie di Marte. E’ proprio grazie a questa che noi riusciamo, senza nessuno sforzo, a ricondurre le emoticon a dalle faccine o agli stati d’animo che rappresentano. Pare che la pareidolia sia stata favorita dall’evoluzione umana in periodi preistorici, grazie ad essa, per esempio, gli uomini preistorici potevano “vedere” in anticipo eventuali predatori mimetizzati nell’ambiente.
Questa pareidolia funziona anche per il suono allo stesso modo. Si pensa proprio che molti dei messaggi che crediamo di sentire non ci siano in realtà, ma ci sembra che ci siano.
Quindi ricapitolando, non è accertato che i messaggi subliminali ci influenzino, è sicuro che il backmasking non è colto dal cervello e addirittura c’è la possibilità che questi messaggi nascosti non ci siano nemmeno!
Bhè, le prove così tanto inconfutabili e certe sembrano non esserci…

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