mercoledì 6 aprile 2016

Facebook e superstizione.

No.
Questo non è l'ennesimo post che tratta di come le cacchiate si diffondano facilmente attraverso i social network.
L'argomento è stra-abusato e non intendo parlarne.
Quello che invece voglio dirvi quest'oggi è che credo che i social network (Facebook in particolare) si basino, in un aspetto del loro funzionamento, sullo stesso principio per il quale alcune persone credono di avere poteri paranormali.
Ovviamente, come mio solito, prenderò l'argomento partendo da molto lontano. Quindi vi tocca armarvi di pazienza e leggere tutta la storia...

Durante una lezione di Psicologia Cognitiva, quando frequentavo la triennale, un mio collega studente se ne uscì dicendo che la madre c'aveva i poteri.
Con una punta d'orgoglio disse che la donna era in grado di prevedere le morti delle persone.
Ovviamente non è che si sognava che uno cadeva da una rupe e il giorno dopo quello cadeva veramente da una rupe... troppo facile.
Era capitato, delle volte, che la madre pensasse ad un conoscente che non vedeva da tanti anni e che proprio il giorno dopo ricevesse una telefonata che le annunciava la morte di quella persona.
"E' una coincidenza" direbbe qualunque persona sana di mente.
Ed infatti è quello che dissi io.
Il numero 4: il più importante della statistica.
Ma vedete, il tizio era assolutamente convinto che questa non fosse una coincidenza.
Il potere, infatti, si era manifestato ben 4 volte.
Cioè... se fosse accaduto una volta sarebbe stata una coincidenza; con due poteva essere ancora una coincidenza; con tre ci stava il dubbio, ma fondamentalmente poteva ancora essere una coincidenza e con quattro, invece, non poteva essere una coincidenza.
L'argomentazione mise d'accordo tutti (tranne me ovviamente n.d.r.) e quel giorno si arrivò alla conclusione che quella sciagurata donna c'avesse i poteri.
Poi uno non può lamentarsi del livello dell'università al giorno d'oggi...
Quindi il numero 4 è uno dei numeri più importanti per la statistica.
Esisterebbe una regola secondo la quale se una cosa accade 4 o più volte smette di essere un caso.
Io tentai, piuttosto inutilmente, di convincere l'uditorio che non esiste nessuna regola del 4, ma nulla mi fu possibile: la regola del 4 sembrava inattaccabile.

L'altro giorno, invece, mi chiamò un amico che non vedevo da tanto tempo, anni credo: almeno due.
"Come stai qua, come stai là, che stai a combina', il lavoro qua, il lavoro là, grazie e arrivederci".
Il pomeriggio, subito dopo pranzo, durante la mia capatina quotidiana su Facebook, che cosa succede?
Apro la home e, scorrendo i post degli amici, chi ci trovo?
Proprio l'amico che non sentivo da anni!
Impossibile!
Ma come ha fatto Facebook a sapere che proprio quello stesso giorno avevo parlato con il tizio?
E aspettate un attimo!
Adesso che ci penso, questa cosa è successa molto più di 4 volte.
Se mi fermo solo un attimo a pensarci, cose simili su Facebook accadono molto spesso!
Secondo la regola del 4 questa non può essere una coincidenza.
Quindi?
Anche Facebook, come la madre del mio ex collega, c'ha i poteri?
Nuovo Ordine Mondiale Facebook.
Oppure quello stronzo di Zuckemberg ha un accordo segreto con il mio operatore telefonico... e mi intercetta le chiamate?
Oppure ci spiano con le scie chimiche?
Oppure il Nuovo Ordine Mondiale ha prodotto un algoritmo talmente perfetto da poter prevedere ogni aspetto dell'agire umano? Se sono in grado di prevedere una chiamata potranno sicuramente prevedere i nostri gusti, le nostre intenzioni di voto al fine di comandarci per l'eternità!
No.
E' stata una coincidenza.
Sia questa che quella della madre con i poteri.
Quello di cui non ci rendiamo conto quando ci troviamo ad avere a che fare con coincidenze tanto strane è l'enormità dei numeri che entrano in gioco.
Io, al tempo della lezione, dissi che al mondo esistono 7 miliardi di persone che ogni giorno pensano ad altre migliaia di persone.
Vuoi che non capiti che uno di questi pensi proprio ad un conoscente che il giorno dopo muore?
Sarebbe impossibile il contrario, anzi!
Sì perché ad ognuno di noi capita di pensare a centinaia di conoscenti ogni giorno, ogni giorno dell'anno.
Poi, una sola volta che una delle persone a cui abbiamo pensato muore (o più semplicemente la incontriamo subito dopo) ed ecco che per noi quest'accadimento viene così fortemente caricato di senso e di importanza che non ci accorgiamo minimamente delle altre 98 persone a cui abbiamo pensato quel giorno (e le 76 del giorno prima e le 124 di quello prima ancora ecc. ecc.) che non sono ne morte e ne le abbiamo incontrate.
E' stato un caso che Facebook mi abbia mostrato proprio un post di quel tizio che non vedevo da anni.
In buona sostanza, sulla home di Facebook, vedo centinaia di post al giorno, ogni giorno, ogni settimana, ogni mese dell'anno.
E quelli che non mi interessano mi passano sotto gli occhi senza attirare la mia attenzione, ma ecco che mi mostra il post proprio della persona a cui ho pensato e che non vedevo da tanti anni che mi blocco!
E dico "Ma come cacchio ha fatto a saperlo?".
Nel frattempo ci clicco (Facebook sa che ci ho cliccato) e il giorno dopo me ne fa rivedere due invece di uno.
Ed ecco che mentre riallaccio i contatti con quell'amico, Facebook mi fa vedere sempre più post.
E come cacchio faceva a saperlo?

Non lo sapeva, ha tirato a cazzo...


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